martedì, gennaio 31, 2006

Le nuove frontiere di internet per il vino. Non solo e-commerce

Di e-commerce non avevo ancora parlato, almeno non qui. Segnalo quindi questo mio articolo uscito da pochi giorni sull’ultimo numero di Bibenda. Ovviamente non posso mettere il testo integrale, ma ho pensato che una piccola sintesi potrebbe essere utile.
Sebbene le statistiche vedano aumentare le vendite online, questi risultati positivi non sembrano riguardare il mondo del vino. Eccezion fatta per Wineshop, leader nella vendita online di vino in Italia, vendere vino comporta delle complessità di gestione difficilmente sormontabili (soprattutto dalle singole aziende), legate principalmente a problemi logistici, di gestione degli ordini e così via, che rendono preferibile limitarsi a indicare l’elenco dei punti vendita dove sono disponibili i propri prodotti.
Ma le possibilità di aumentare i ricavi ce ne sono. Lo dimostrano aziende come Tasca d’Almerita, che grazie a una rete intranet sofisticata ha ottimizzato la gestione degli ordini e i rapporti con la forza vendita e ridotto drasticamente i costi, o, la vendita di servizi (in questo caso i biglietti della Mangialonga del Sagrantino), prevista sul sito dell’azienda di Marco Caprai. Nel pezzo originale maggiori ci sono alcuni estratti della mia intervista a Caprai e a Tornatore, di Tasca d’Almerita.
In altre parole, non è detto che internet serva solo a costruire l’immagine. Può generare profitti.
L’aspetto della vendita di servizi è sicuramente quello che ha maggiormente destato la mia attenzione, ma ne parlerò meglio nei prossimi giorni con tanto di qualche tappa (virtuale!) californiana!
Creative Commons License
This work is licensed under a Creative Commons Attribution-NonCommercial-NoDerivs 2.5 License.