sabato, maggio 06, 2006
Ho traslocato
Questo blog si è spostato su Marketingdelvino.it Resterà attivo per motivi di archivio. Vieni a vedere la nuova versione del blog su www.marketingdelvino.it - troverai link, risorse utili, l'area download e la sezione "Speciale tesi" per chi è alle prese con la tesi di laurea in marketing del vino. |
mercoledì, maggio 03, 2006
Uomo o donna? Nuove forme di comunicazione per le aziende del vino
INCIPIT Finalmente nel mondo del vino si è capito un concetto fondamentale: con l'aumento dell'acquisto del vino in bottiglia nella grande distribuzione, capita sempre più spesso che siano le donne ad acquistare il vino. In Francia, ad esempio, il 70% del vino è acquistato in supermercati e ipermercati, e l'80% di questi acquisti viene fatto da donne. Simili percentuali (tra il 60 e il 70%) si riferiscono anche alle consumatrici statunitensi, britanniche e tedesche, e lo stesso trend vale anche per l'Italia. Così la cosiddetta "responsabile d'acquisto" diventa la protagonista degli spot pubblicitari e le etichette (e i brand) vengono ridisegnati su sua misura, tanto più che ora sceglie i vini per sé, indipendentemente magari dai gusti e consigli del proprio partner. In altre parole, non solo si sta sviluppando un gusto per il vino tutto femminile, ma il mercato sta rispondendo a questa nuova tendenza, soprattutto nel mondo anglosassone.
Di esempi di etichette "al femminile" ce ne sono parecchi in giro. Persino... Continua a leggere su Tigulliovino o su Art Motions
Foto di Valentina Jori |
martedì, aprile 11, 2006
Fidelizzare il cliente nel mondo del vino. Magari!
Ecco un mio articolo recente uscito questo mese su Tigulliovino. Incipit
Raccogli e vinciUno dei concetti principali nel mondo del marketing è quello della fidelizzazione del cliente, un concetto al quale siamo abituati da sempre, con esempi che riguardano tutti i generi di prodotti dell'industria agroalimentare, dalle raccolte punti del latte a quelle dei biscotti o dei cornetti, passando per le nuove carte fedeltà nei punti vendita della Gdo che possono offrire dai regali agli sconti, ai finanziamenti per gli acquisti. Quello della fidelizzazione è un fenomeno particolarmente esteso quindi, che ha il sicuro appeal per chi le organizza dato dal fatto che attraverso carte fedeltà e raccolte punti si spinge a un ri-acquisto continuato dei propri prodotti, a scapito di quelli della concorrenza.Se molto spesso nel marketing del vino si possono riapplicare le formule già "testate" in settori più maturi, è possibile che questo valga anche per le attività di fidelizzazione?In Italia mancano ancora casi significativiIn Italia, di fatto, non ci sono grandi esempi. Forse una delle pochissime azioni che si sono mosse in questa direzione, finora...Continua a leggere l'articolo su Tigulliovino o su Art Motions. |
venerdì, marzo 17, 2006
Non solo e-commerce per il vino. Online il testo integrale
martedì, marzo 14, 2006
Vino solidale
Ho messo online, sul sito di Art Motions, un mio pezzo originariamente pubblicato su Bibenda, dal titolo Vino Solidale.
Ecco l'INCIPIT
Il vino è diventato più buono. Una volta tanto un'affermazione del genere non è il frutto di un vocabolario tragicamente povere. Né per forza di tecniche di cantina all'avanguardia o di particolari selezioni clonali. Da qualche tempo infatti, il mondo del vino italiano è diventato protagonista di numerose attività di beneficenza. Non si tratta di semplice sponsorizzazioni, perché queste attività non si limitano a rendere visibile un'azienda mostrando il suo logo nel materiale promozionale dell'evento sponsorizzato, ma comportano un disegno ampio, intimamente legato alla produzione vinicola... CONTINUA a leggere l'articolo su Art Motions.
Foto di Frank van den Berg
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venerdì, marzo 10, 2006
Consumatori con la vista debole
INCIPIT Quando si parla di prezzi, i consumatori hanno la vista molto delicata. Del resto, parlare del prezzo del vino vuol dire parlare della percezione del prezzo. Ed è facile rappresentare quest'ultima attraverso il senso che tutti noi riteniamo di aver più addomesticato. La vista, appunto. Come “vede”, il consumatore, il prezzo del vino? E quanto è sensibile a esso, tenendo conto che la sensibilità si desume da quei prezzi, minimo e massimo, ritenuti accettabili per una bottiglia? È assiomatico, chi acquista vino è diventato più cosciente ed acculturato. Questo fa supporre che il prezzo non abbia più un'importanza rilevante nella scelta d'acquisto, perché il vino, al contrario del pane e del latte, non è un bene essenziale per la nostra sopravvivenza (affermazione per alcuni discutibile), ma risponde ad esigenze di appartenenza sociale, di piacere. Ne consegue che...CONTINUA
Foto di Ivaylo Georgiev
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giovedì, marzo 02, 2006
Il brand nel vino
INCIPITReduce dal convegno sul brand nel mondo del vino organizzato a Roma dall'Agivi (Associazione dei Giovani Imprenditori Vitivinicoli Italiani) il 18 febbraio, ho deciso di partire da quanto è stato detto in quell'occasione per trarne alcune conclusioni.La marca, così come evidenziato durante il convegno dalla professoressa Patrizia de Luca del MIB di Trieste, è un insieme di elementi (nome, simbolo, design, packaging) che identifica il prodotto e lo differenzia rispetto a quelli della concorrenza. Alla base dell'importanza della marca, sono due concetti: la notorietà della marca (quante persone si ricordano della marca e quante la riconoscono), e l'immagine di marca (ovvero un insieme di valori che il consumatore attribuisce alla marca).Partendo da queste nozioni di base, la vera questione è questa: ha senso parlare di brand nel mondo del vino italiano? Con l'estrema frammentazione che c'è nel mercato, verrebbe da pensare quasi di no.Leggi il resto del mio articolo su Tigulliovino.itFoto di Drew Broadley |

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